Gin Isolano nei pub di Londra

Redazione UNIONE SARDA
23 APRILE 2016

 

Produrre gin, vodka e vermouth con un’anima sarda al 100%: l’idea quasi folle, trasformata in poco più di un anno in un piccolo grande successo imprenditoriale, è balenata nella mente di Michela Bellofiore e Flavio Porcu, moglie e marito e fondatori dell’azienda Pure Sardinia di Zeddiani, la prima nell’Isola riuscita a sfidare nei ripiani di bar e locali di mezza Europa le grandi etichette internazionali con alcolici creati soltanto da materie prime raccolte in Sardegna.
«Il grano per la vodka arriva dal Campidano, – racconta Porcu – la vernaccia alla base del vermouth è vinificata nell’Oristanese e il gin viene ricavato solo da ginepro selvatico delle campagne isolane: sapori e profumi che richiamano le origini sarde». Il progetto parte nel dicembre del 2014, ma le prime bottiglie escono dallo stabilimento a giugno dell’anno successivo. Un passato da manager del settore e una rete capillare di conoscenze ha facilitato gli esordi. «Utilizziamo gli impianti delle distillerie di Silvio Carta a Zeddiani, ma le ricette sono nostre – precisa Porcu – come quella del mirto, prodotto dopo cinque mesi di infusione con un chilo di bacche (raccolte nelle campagne del Grighine) per ogni litro di alcol, circa il triplo rispetto alla maggior parte dei nostri concorrenti ». Ritmi lenti, quindi, attenzione per i particolari e spirito da impresa artigianale.
«Non volevamo scimmiottare i colossi, ma puntare su un prodotto originale e di altissima qualità, dall’immagine internazionale pur con uno stretto legame con la Sardegna, l’unico modo per emergere in una piazza commerciale affollata come quella dei distillati ».
Una strategia vincente fin da subito, ma non senza fatica. «Abbiamo percorso migliaia di chilometri per farci conoscere, l’accoglienza è stata positiva, sopratutto nel nord Italia, ma la svolta è arrivata a settembre, quando una delle nostre bottiglie è finita sulla scrivania di Gian Luca Gargano, presidente della Velier, una delle più importanti aziende italiane di importazione e distribuzione all’estero di liquori e distillati». Da quel momento si sono spalancate le porte di Olanda, Belgio, Slovenia e Australia. «A meno di un anno dall’esordio le stime sono positive – dice il titolare della Pure Sardinia – la produzione nel 2016 è aumentata del 50%, da 10.000 a 15.000 bottiglie, e siamo pronti a sbarcare in Gran Bretagna, davanti a una delle clientele più esigenti. Il mercato di riferimento sarà quello extraregionale, ma ci affacceremo all’estero per presentare al mondo l’immagine migliore della Sardegna».

Articolo di Luca Mascia